Licenziamento causa malattia: due i casi in cui può avvenire secondo le regole
Secondo i giudici della Corte, è necessario sempre tutelare il lavoratore anche nel caso in cui egli si ammali e non possa più svolgere in maniera corretta e adeguata il proprio lavoro. Tuttavia, esistono due casi in cui è possibile che il lavoratore venga licenziato.
Il primo caso è l’assenza ingiustificata, ovvero il fenomeno dell’assenteismo: esiste infatti un periodo massimo entro il quale il dipendente può assentarsi, ed oltre il quale potrebbe scattare, pertanto, il licenziamento giustificato dell’azienda. Il periodo di comporto è di massimo sei mesi per chi è in servizio da più di dieci anni, anche se il periodo effettivo viene calcolato in base all’anzianità del lavoratore.
Il secondo caso è relativo all’assenza durante la visita fiscale: se il lavoratore non si fa trovare negli orari stabiliti e se l’assenza non viene adeguatamente giustificata, potrebbe scattare il licenziamento da parte dell’azienda.