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Danni da sigarette elettroniche: ve ne sono oppure no?

Danni da sigarette elettroniche, i rischi legati alla sostituzione della bionda con l’e-cig

Le sigarette elettroniche sono meno dannose delle classiche “bionde”: è quanto è sempre stato dichiarato, da esperti in materia, sin dall’avvento dell’e-cig, uno strumento che, se da un lato dovrebbe avere il “potere” di aiutare la persona dipendente dal fumo a sconfiggere la sua stessa dipendenza, dall’altro lato rappresenta anche un metodo che molte persone considerano sostitutivo. Va da sé, quindi, che una gran parte di persone sceglie di utilizzare le sigarette elettroniche non per eliminare la dipendenza, ma perché ritiene che queste ultime non siano pericolose per la salute.

Questo è vero, ma solo in parte. Intanto perché, esattamente come le sigarette tradizionali, in alcuni tipi di e-cig è possibile inserire comunque la nicotina, che è responsabile della dipendenza. Ed è vero che gli strumenti elettronici sono privi di catrame e di altre sostanze nocive, presenti nelle sigarette tradizionali, ma è anche vero che con la nicotina è difficile smettere di fumare.

Una ricerca, recentemente portata avanti dallo University College London, ha fatto emergere che queste sigarette sono, senza dubbio, molto più sicure delle tradizionali, ma la pratica utilizzata da molti adolescenti (nota come “dripping”), in cui si versano gocce di nicotina direttamente si bulbi riscaldanti, può essere comunque un fattore di rischio importante. Senza contare che, ad oggi, non possiamo – ovviamente – avere delle specifiche indicazioni sui livelli di assorbimento delle sostanze utilizzate per le sigarette elettroniche.