I musei ecclesiastici sono stati riconosciuti come parte integrante del patrimonio artistico-culturale del nostro Paese: è questo l’importantissimo risultato raggiunto nei giorni scorsi dal Ministero dei Beni e le Attività Culturali e dall’AMEI, Associazione Musei Ecclesiastici Italiani.
Mercoledì 26 ottobre, presso la sede del MiBACT, e alla presenza del Ministro Franceschini, del Direttore dei Musei Dott. Ugo Soragni e della Presidente Amei Arch. Domenica Primerano, è stato infatti firmato il tanto atteso accordo di collaborazione che sigla il riconoscimento dei Musei Ecclesiastici come categoria autonoma e distinta, riconoscendone il ruolo nel sistema di tutela e valorizzazione del patrimonio italiano, nonché in ambito culturale e sociale.
L’accordo è inoltre finalizzato a favorire progetti culturali mirati a promuovere efficaci attività di tutela, conservazione, ricerca, valorizzazione e di ottimizzazione della fruibilità del patrimonio culturale custodito dai Musei ecclesiastici; incentivare gli investimenti nel patrimonio culturale religioso in quanto parte integrante del patrimonio culturale nazionale; porre in essere iniziative tese a mettere a sistema le azioni per un’adeguata gestione e per la salvaguardia del patrimonio culturale dei Musei ecclesiastici al fine di un loro progressivo allineamento agli standard nazionali e internazionali di qualità; dare infine impulso all’aggiornamento e all’implementazione del database dell’anagrafica dei Musei ecclesiastici, facendolo confluire nella banca dati dei musei italiani curata dal Mibact.
I Musei Ecclesiastici da parte loro si impegnano a favorire attivamente l’integrazione ai futuri sistemi museali nazionali e regionali previsti dalla riforma del MIBACT promossa dal Ministro Franceschini.