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Vittime Rigopiano morte sul colpo: lo confermerebbero le autopsie

Vittime Rigopiano: morte quasi sul colpo. Traumi, asfissia e schiacciamento le cause dei decessi

Sono quasi tutte morte sul colpo le vittime dell’hotel Rigopiano: è quanto emerge dalle autopsie effettuate sui corpi senza vita delle 29 persone ritrovate sotto cumuli di macerie e neve, rimaste uccise perché intrappolate a causa della slavina che, mercoledì 18 gennaio scorso, ha colpito l’hotel di lusso Gran Sasso Resort, situato nella frazione Rigopiano, a Farindola.

Secondo le prime voci che sembrano giungere direttamente dagli ambienti giudiziari, gran parte delle persone che si trovavano all’interno di quell’hotel ed i cui corpi sono stati estratti diversi giorni dopo, sarebbero morte proprio a causa della valanga, perdendo subito conoscenza. Una morte “quasi” senza sofferenza, quella che emerge dalle indagini, ma che ovviamente non giustifica né toglie qualcosa alla gravità di una situazione, come quella di emergenza al Rigopiano nelle ore immediatamente precedenti la tragedia.

Una notizia, quella della morte sul colpo, che non potrà ovviamente risollevare gli animi dei familiari delle vittime, scossi per una morte così improvvisa, in un luogo che sarebbe dovuto essere di divertimento e relax, in un momento di vacanza.

Queste sono le prime rilevazioni, che confermerebbero, tra l’altro, che le 29 vittime – eccetto due, che sarebbero morte a causa del freddo – hanno perso conoscenza quasi subito, morendo in un breve lasso di tempo. E ciò lascia immaginare che, anche qualora i soccorsi fossero arrivati prima, sarebbe stato difficile recuperare un numero elevato di sopravvissuti. Per la conferma occorrono tuttavia ancora 60 giorni, tempo richiesto dai medici legali per effettuare con la dovuta calma le autopsie sui corpi senza vita.