Lter-Italia e CNR insieme per i 150 dalla nascita del concetto di “ecologia”

Alcuni anniversari molto importanti, a differenza di altri più blasonati, passano a volte del tutto inosservati, e si perde così la possibilità di celebrarli a dovere. È il caso dei 150 anni dell’ideazione del concetto di ecologia da parte di Ernst Haeckel, pioniere di un nuovo approccio allo studio della natura ma forse conosciuto ancora da poche persone.

Lter-ItaliaProprio per celebrare questa data così importante, e per dare il giusto rilievo a una figura fondamentale per l’ecologia mondiale, il CNR ha aderito alla serie di iniziative organizzare dalla Lter-Italia, Rete italiana per la ricerca ecologica di lungo termine, e  dall’Infrastruttura di ricerca sulla biodiversità LifeWatch-Italia.

Insieme al prof. Giorgio Matteucci, coordinatore della Lter-Italia e direttore  dell’Istituto di biologia agroambientale e forestale dell’Ente, e a numerosi team di esperti, il Centro Nazionale delle Ricerche ha promosso tra ricercatori, appassionati e semplici curiosi, quattro percorsi di divulgazione scientifica sui temi della tutela dell’ambiente, della biodiversità e della sostenibilità.

I cammini, come si legge sull’Almanacco della Scienza del CNR, si sono svolti dal 21 giugno al 24 luglio scorsi e hanno toccato ecosistemi forestali, marini, di transizione e lacustri del Nord Italia e dell’Appennino Centrale. I dati e resoconti di tali attività sono adesso stati resi noti e rivelano il successo dell’iniziativa.

“Abbiamo organizzato una serie di eventi itineranti, spiegando a un pubblico di non esperti le attività di ricerca del CNR e della Rete Lter-Italia, attraverso lezioni di ecologia sul campo, osservazioni degli ecosistemi e campionamenti ambientali”, spiega Alessandra Pugnetti dell’Istituto di scienze marine (Ismar) del CNR. “Il percorso è stato effettuato prevalentemente su sentieri, vie d’acqua e piste ciclabili e si sono utilizzati vari mezzi di trasporto quali traghetto, bicibus e treno. L’iniziativa ha coinvolto il CNR e altre istituzioni della Rete Lter: Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale, Stazione zoologica Anton Dohrn, Cfs e Università di Torino”.

L’adesione, da parte della comunità del CNR, è stata davvero ampia. “Oltre all’Ismar”, prosegue la dott.ssa Pugnetti, “hanno partecipato gli Istituti per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente, di biologia agroambientale e forestale, per i sistemi agricoli e forestali del Mediterraneo e per lo studio degli ecosistemi”.

Lter-Italia è parte della rete europea che raccoglie oltre 400 siti terrestri e acquatici; in Italia vi aderiscono 80 siti sparsi su tutto il territorio, che costituiscono il nodo principale dell’infrastruttura di ricerca sulla biodiversità “LifeWatch”, coordinata dal Dipartimento scienze del sistema terra e tecnologie per l’ambiente del CNR.

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